Set 2022 | Mutui e tassi d'interesse |

Continuano le manovre per calmierare l’inflazione

Era attesa dai mercati da settimane ed effettivamente la doccia fredda è arrivata: la presidente della BCE ha annunciato un nuovo rialzo da 75bp sui tassi di interesse. Ma non solo, nella sua attesa conferenza stampa ha anche aggiuto: “Le proiezioni dell’inflazione sono state più alte delle attese. Significatamente più alte. 8.1% nel 2022, 5.5% nel 2023 e 2.3% nel 2024”. Quindi ancora ben lontane dai target del 2%.

Giulio Mariani
New Technology Manager, EMEA
Experian
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Giulio Mariani is Adjunct Professor of Model Risk Management and Quantitative Business Models, at the European School of Economics and EMEA New Technology Manager at Experian. He is graduated in Physics and Astrophysics (University of Florence) and studied Mathematical Finance (UPMC, Paris). He works from 6 years in Experian Data Science EMEA Team & Analytical Platform team. He is leading projects of Artificial Intelligence, Alternative scores, Digital Transformation and Environmental, Social, Governance for Financial Services across EMEA. Before joining Experian, he worked in Banca Monte dei Paschi di Siena in Credit Risk Trading Desk.

Scelte attese in quanto i dati sull’inflazione dell’area Euro continuano a preoccupare: continua infatti l’impennata dei prezzi generalizzati sui consumi, con un’inflazione che nell’Eurozona ha raggiunto il 9,1%. La maggior parte degli analisti attendeva già un ritocco di 75bp punti base, in linea anche con le politiche monitarie aggressive della Banca Centrale degli Stati Uniti.

Infatti, la Fed nel suo Beige Book – il documento sullo stato della condizione economica degli Stati Uniti – ha evidenziato  prospettive per la crescita economicageneralmente deboli“. Sul fronte politica monetaria Lael Brainard, vicepresidente della Fed, ha dichiarato che la politica monetaria dovrà rimanere restrittiva “per un certo periodo di tempo”, e ha aggiunto che la banca centrale dovrà vedere “diversi mesi di basse letture mensili dell’inflazione” per essere sicura che l’inflazione stia rallentando verso l’obiettivo del 2%.

In questo scenario globale, l’Italia vede aumentare anche ad Agosto l’inflazione, raggiungendo +8.4% rispetto al 2021 – anche se comunque al di sotto della media Europea.

I riflessi sul mercato del credito al consumo italiano sono ormai evidenti. Secondo il Rapporto del Credito al Consumo di Experian in Italia le richieste di mutui ad Agosto 2022 rispetto al 2021 sono diminuite del 27.5%, così come i prestiti finalizzati.

In controtendenza positiva invece il numero di richieste dei prestiti personali che registrano un aumento nello stesso intervallo temporale del +11.5%. Curiosamente cresce l’importo finanziato per tutti gli indicatori: prestito finalizzato da 8.882€ a 8.986€, prestito personale da 11.049€ a 11.219€ e mutui da 143.170€ a 149.102€.

Le ultime analisi dell’Osservatorio sui tassi di interesse di Experian fanno registrare un deciso rincaro dei tassi di interesse medi. In Italia, sui prestiti personali erogati dalle finanziarie, mediamemente si è infatti passati da 8.30% del Gennaio 2022 al 9.36% di Agosto 2022, in linea dunque con le politiche applicate da BCE. Un trend, dopo gli aggiornamenti dei tassi appena comunicati da Christine Legarde, che nei prossimi mesi è destinato a proseguire su tutti i prodotti, come mutui e carte di credito.

Adesso si attende nelle prossime settimane quali saranno le mosse della Commissione Europea sul Price Cap per imporre un tetto al prezzo del gas, che potrebbe determinare un brusco abbassamento dei prezzi e contribuire – insieme alle politiche monetarie – ad indirizzare l’inflazione verso il target della banca centrale del 2%.