Sta muovendo i primi passi ma arriverà entro un lustro trascinato da una tecnologia che già esiste e dalle scelte di un mercato che non ammette gap di servizio.

Le Insurtech per prime hanno intuito gli impatti positivi del Metaverso sulla catena del valore, qualche Compagnia sta iniziando ad isolare singoli business case vantaggiosi e poche (AXA France e la coreana Heungkuk Life Insurance tra le altre) hanno iniziato a costruirsi intorno un proprio Metaverso.

Arcangelo Gagliano
Key Account Manager
Experian

Quali aree saranno più positivamente impattate?

Sviluppo prodotti

Per molti prodotti esistenti il Metaverso sarà un perfetto canale distributivo; parlando di consapevolezza del rischio, attraverso la realtà aumentata mostreremo al Cliente le conseguenza di un sinistro su un proprio bene.

Alcuni prodotti, come coperture cyber e protezione dell’identità, saranno perfetti contro nuove tipologie di frode per impersonificazione come il deepfake (l’italiana Wallife si è già mossa in questa direzione).

Altri necessitano di adattamenti, come le coperture eventi a garanzia di una manifestazione digitale che non dovesse svolgersi per problemi del service provider; o ancora, polizze danni indiretti per l’interruzione di attività del proprio “shop virtuale” o i crediti commerciali che da questa provengono.

Molti totalmente nuovi nasceranno, come coperture parametriche contro perdita e danneggiamento di beni immateriali tokenizzati, a difesa della proprietà intellettuale di opere nate all’interno del Metaverso e di nuovi asset che non immaginiamo ancora ed ai quali il mercato riconoscerà un valore.

Oppure coperture all-risk per il cliente che, indossati i visori, potrebbe provocare danni a sé o a cose e persone intorno. O coperture di Tutela Legale per attività che dovessero infrangere norme del mondo reale, man mano che la giurisprudenza internazionale creerà le regole valide nel “nuovo mondo”.

Distribuzione e relazione

Il Metaverso agevolerà anche la distribuzione diretta, con avatar e bot che illustreranno le caratteristiche dei propri prodotti ed intervisteranno il cliente per individuare il “next best product”.

Similarmente consentirà agli intermediari di raggiungere quella fetta in crescita di clienti tech-savvy che sviluppano consapevolezza dei propri bisogni assicurativi.

Il Metaverso creerà esperienze ed ecosistemi ideali per nuovi use case di embedded insurance ed instant insuring, dove esigenza ed acquisto di protezione saranno contestuali; sarà vitale per le Compagnie individuare i partner più adatti e creare il bundle più convincente.

Ottimizzazione processi

Il digital onboarding ha già creato le condizioni per il riconoscimento certo dell’identità dell’avatar nel Metaverso.

Ma possiamo immaginare, per quei Clienti che lo vorranno, la gestione del rapporto in modalità totalmente virtuale in ogni sua fase, dalla richiesta di informazioni fino a quietanzamento ed acquisto di nuovi prodotti.

Gestione e liquidazione Sinistri

La gestione sinistri ha grandi opportunità di risparmio operativo, nonostante possa apparire un ambito destinato a beneficiare solo di riflesso delle ricadute tecnologiche del Metaverso.

Liquidatori e fiduciari avranno la possibilità di allenarsi in “aule virtuali” per sofisticare l’analisi dei sinistri, confrontandosi su scenari ricostruiti digitalmente con spese contenute.

I beni assicurati potranno essere ispezionati da remoto in fase assuntiva o di gestione sinistro attraverso l’utilizzo di visori e realtà aumentata, con specialisti e claim adjuster abilitati a svolgere le proprie analisi da remoto, sovrapponendo le immagini del bene prima e dopo il sinistro.

In conclusione, il Metaverso va subito metabolizzato: arriverà, che lo si voglia o meno, portando con sé nuove energie ed opportunità.