Il modello del Bnpl scricchiola? I furbi della mini rata stanno minando il meccanismo del pagamento dilazionato in poco tempo?
Ci sono stati diversi casi di soggetti che sui social si sono vantati della facilità di sfuggire al pagamento delle rate. Una buona idea? Non tanto: la parola magica è “merito creditizio”. Molti utenti utilizzano le rate brevi con la facilità di accesso che hanno per costruirsi una storia di credibilità nell’onorare i finanziamenti. Ma il merito creditizio può essere anche compromesso: non pagare le rate espone al rischio di segnalazione in black list e vedere compromessa per il futuro la possibilità di accedere a crediti e finanziamenti.
Secondo l’ultimo “Rapporto sul Credito” di Experian, global data tech company, il “Buy Now, Pay Later” in Italia è caratterizzato da una crescita esplosiva anno su anno e da una rapida espansione del mercato.
Come ricorda Armando Capone Ceo di Experian: «Negli ultimi sei mesi, si sono registrati incrementi costanti in particolare nel periodo che va da marzo (+60,43% rispetto a marzo 2024) a luglio (+46,53% rispetto a luglio 2024). Un andamento positivo dunque anche se con fluttuazioni legate alla stagionalità e con periodi di assestamento postfestività».
Un esempio è la diminuzione del 17,29% registrata ad agosto rispetto a luglio visto che le ferie estive riducono ogni attività economica.
«Un trend – continua Capone – che però non intacca l’ottima salute del Bnpl in Italia che proprio ad agosto ha registrato una crescita del 59,59% rispetto allo scorso anno».
Quando si parla di Bnpl, la mente corre subito alla finanziaria svedese Klarna, che tra l’altro era stata destinataria dell’attacco dei furbetti social. E un rischio insolvenza parrebbe minarne i conti e minare il modello Bnpl. In realtà il tasso di inadempienza è più elevato nel settore del Fair financing, i finanziamenti a più lungo termine non sul Bnpl. Per quanto riguarda i conti di Klarna che, secondo diverse fonti, è prossima alla quotazione?
Secondo Andrea Zanella, analista finanziario indipendente: «Un dato positivo è la riduzione della perdita su crediti, che passa dall 1,03% allo 0,89 per cento. Ciò significa che, mentre il valore assoluto delle perdite può essere raddoppiato a causa della crescita massiccia del volume di affari (Gmv), la loro incidenza percentuale è in realtà diminuzione. L’azienda sta diventando più efficiente nel gestire il rischio di default per ogni euro di credito concesso, anche il dato del secondo trimestre 2025 del raddoppio delle perdite non sembra un segnale di un escalation del rischio o di un fallimento del modello. Un’azienda in forte crescita che raddoppia il suo volume d’affari (e quindi la sua esposizione al credito) raddoppierà anche i costi operativi e le perdite assolute. L’indicatore cruciale non è il valore assoluto, ma il tasso di perdita in relazione ai ricavi o al volume di transazioni».
E come visto questo indicatore è in calo. Per quanto riguarda il rischio che i clienti non paghino, secondo Zanella, il tasso di perdita in calo: «Indica che il management di Klarna sta in realtà migliorando la sua capacità di selezionare i clienti. Non è un “allarme rosso”, ma piuttosto un segnale che i modelli di intelligenza artificiale dell’azienda stanno diventando più efficaci nel mitigare il rischio, un risultato che posiziona Klarna in modo molto favorevole rispetto alla concorrenza (proprio per puntare sulla Ai, Klarna ha ridotto drasticamente i suoi dipendenti, ndr). Analizzando le metriche relative come il tasso di perdita su crediti, rivela che l’azienda non è in difficoltà. Sembra piuttosto una società che sta gestendo con successo una strategia di crescita dirompente».
E dalla stessa società segnalano che globalmente le insolvenze si attestano sotto l’1 per cento mente meno di quanto avviene per le banche tradizionali. «Ciò è dovuto in parte al nostro modello di concessione del credito -spiegano da Klarna -, che riduce il rischio di sovraindebitamento grazie a controlli in tempo reale, limiti responsabili e comunicazione chiara.
Ogni transazione è valutata singolarmente, utilizzando dati interni e verifiche soft tramite Experian. Se un pagamento viene mancato, Klarna blocca immediatamente ulteriori utilizzi, evitando l’accumulo di debiti. I clienti italiani possono inoltre posticipare una scadenza per ordine senza costi tramite l’app, e ricevono promemoria automatici.
Il vero punto di forza di Klarna è il basso livello di indebitamento individuale: il saldo medio di un utente italiano è molto inferiore a quello dei titolari di carta di credito (~740 €) o di prestiti personali (10mila-25mila euro), riducendo il rischio di stress finanziario di lungo periodo».
In Italia ci sono 9 milioni di persone usano attivamente il servizio, ossia quasi 1 adulto su 5, anche per la preferenza che molti giovani sembrano riservare a questa forma di finanziamento più che alle carte di credito.