Nov 2025 | Formazione

Scopri le tendenze cashless in Italia e nel mondo: pagamenti digitali, BNPL, AI e l’evoluzione verso l’euro digitale nel futuro.

L’evoluzione verso un’economia sempre più cashless spicca quale trasformazione più significativa degli ultimi anni nel settore dei pagamenti. La digitalizzazione dei servizi finanziari, unita alla diffusione delle tecnologie mobili, sta ridisegnando le abitudini di consumatori e imprese. In Italia, come nel resto del mondo, il contante perde progressivamente centralità, mentre soluzioni digitali, contactless e mobile si affermano come strumenti standard. Approfondiamo come funziona il cashless e le tendenze del cashless nel mondo.

La rivoluzione cashless: il panorama italiano

Il processo di digitalizzazione dei pagamenti in Italia è entrato in una fase di maturità. Gli operatori finanziari hanno investito in infrastrutture evolute, piattaforme interoperabili e tecnologie di sicurezza che consentono oggi una gestione efficiente e affidabile delle transazioni.
Il concetto di cashless in Italia non si limita alla sostituzione del contante, poiché indica un modello economico in cui la moneta digitale diventa componente strutturale del sistema dei pagamenti. Banche, fintech e istituzioni pubbliche collaborano per creare un ecosistema in cui la tracciabilità, la rapidità e la trasparenza siano elementi distintivi.

Le normative europee sui pagamenti digitali, gli incentivi fiscali per l’uso del POS e la crescente diffusione di strumenti contactless hanno favorito un cambio di paradigma. L’utente medio è, quindi, incline a utilizzare carte, wallet e app mobili altresì per le operazioni di piccolo importo.

Il sorpasso storico: i pagamenti digitali superano il contante

Nel 2024 l’Italia ha registrato un punto di svolta storico. Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, i pagamenti digitali hanno raggiunto 481 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8,5% rispetto all’anno precedente e superando per la prima volta il contante in termini di valore transato.
Il cashless in Italia ha assunto di conseguenza un ruolo dominante, trainato dal contactless, che rappresenta al momento circa il 90% delle operazioni digitali nei punti vendita fisici.

Le banche italiane hanno giocato un ruolo decisivo, ampliando le soluzioni digitali disponibili e migliorando la user experience delle app bancarie. Le fintech, dal canto loro, hanno introdotto dei modelli di pagamento innovativi, spesso integrati con servizi di gestione delle spese o forme di credito istantaneo.

Il nuovo comportamento dei consumatori: piccoli importi e scontrino medio in calo

Le tendenze del cashless in Italia mostrano un fenomeno interessante: la riduzione dello scontrino medio. I pagamenti digitali non sono più associati esclusivamente ad acquisti di valore elevato, venendo utilizzati oltremodo per microtransazioni quotidiane.
Secondo i dati del Politecnico di Milano, nel 2024 le transazioni contactless sono aumentate del 19% rispetto all’anno precedente, con un’espansione significativa dei pagamenti inferiori ai 15 euro.

Si tratta di un modello che coniuga flessibilità e immediatezza, due elementi cardine della nuova economia cashless.

 

L’Italia nel confronto europeo: performance e posizionamento

Nel contesto europeo, l’Italia ha compiuto progressi significativi, seppur resti ancora dietro ai paesi più digitalizzati del Nord. L’adozione del cashless varia notevolmente a livello continentale, con differenze dovute a fattori culturali, infrastrutturali e regolamentari.

Il divario rispetto ai paesi scandinavi resta marcato. In Svezia e Finlandia l’utilizzo del contante è ormai marginale e gran parte delle operazioni avviene tramite wallet digitali o sistemi di pagamento in tempo reale. Ciò nonostante, rispetto al 2019, il tasso di adozione italiano è cresciuto di oltre 15 punti percentuali, grazie alla diffusione di POS mobili, app bancarie di nuova generazione e maggiore educazione finanziaria.

Confronto con i leader europei: dal Nord Europa ai paesi emergenti

L’Italia può essere considerata un mercato in consolidamento. Il Nord Europa, da tempo leader nel segmento cashless, ha già avviato la sperimentazione di valute digitali pubbliche e infrastrutture di pagamento istantaneo interoperabili. Nei paesi emergenti dell’Est e del Sud Europa il contante conserva invece un ruolo importante, a causa di minore copertura tecnologica e bassa penetrazione dei conti digitali.

Rispetto a queste realtà, l’Italia si distingue per il buon livello di sicurezza dei sistemi bancari e per una regolamentazione più strutturata. L’introduzione dell’autenticazione forte del cliente (SCA) e delle direttive PSD2 ha migliorato la fiducia del pubblico, riducendo il rischio percepito nelle transazioni digitali.

 

Le tecnologie emergenti che guidano il cambiamento

Le nuove tendenze del cashless derivano da una combinazione di innovazioni tecnologiche e modelli di servizio avanzati. Le banche stanno adottando architetture API aperte che consentono di integrare soluzioni fintech e migliorare l’interoperabilità dei sistemi.

Tra le tecnologie chiave rientrano i wallet digitali, la tokenizzazione dei dati di pagamento, le soluzioni biometriche per l’autenticazione, i pagamenti istantanei e i dispositivi wearable.

Il fenomeno BNPL

Il modello consente di rateizzare gli acquisti in tempi brevi e senza interessi, grazie a piattaforme digitali che valutano in tempo reale l’affidabilità creditizia del cliente.
In Italia il BNPL è in forte espansione e si inserisce perfettamente nel paradigma cashless, poiché semplifica l’accesso al credito e offre ai consumatori un controllo immediato delle spese.

 

Le sfide e le opportunità future

Il futuro del cashless in Italia dipenderà dalla capacità degli operatori di bilanciare innovazione e sicurezza. Le opportunità sono notevoli:

  • maggiore efficienza operativa;
  • riduzione dei costi di gestione del contante;
  • lotta all’evasione fiscale;
  • ampliamento dell’inclusione finanziaria.

Un ruolo chiave sarà giocato dall’introduzione dell’euro digitale, progetto della BCE che mira a creare una valuta digitale pubblica complementare al contante.

 

Sicurezza digitale e protezione dei consumatori

La transizione verso un’economia cashless richiede una solida infrastruttura di sicurezza. L’aumento dei pagamenti digitali espone banche e utenti a rischi di frode, phishing e data breach.
Le istituzioni finanziarie stanno investendo in sistemi di monitoraggio in tempo reale, intelligenza artificiale per l’analisi predittiva delle frodi e tecnologie di crittografia avanzata. L’autenticazione biometrica e la tokenizzazione dei dati oggi sono le principali barriere contro l’accesso non autorizzato.

Dal punto di vista normativo, la protezione del consumatore resta prioritaria. La trasparenza nelle commissioni, la chiarezza delle condizioni di rimborso e la gestione dei reclami digitali sono ambiti di attenzione crescente.